Non solo romanzi.

Un universo narrativamente "valido" esiste, tanto nella fantasia di chi lo inventa quanto in quella di chi lo osserva, a prescindere da quali e quante siano le storie, scritte ed eventualmente pubblicate, che in esso si svolgono.
"Ferro Sette" e "Falsi dèi" sono ambientati nell'Universo Insonne (è stato un brillante recensore a chiamarlo così, non io), ma la storia inizia molto prima, e finisce... be', questo non lo so nemmeno io. Anche il terzo romanzo, che è quasi finito nella sua prima stesura, apre finestre su un certo periodo ma (per fortuna) non esaurisce le potenzialità narrative. Anche se, lo dico forte e chiaro, sarà l'ultimo della serie.
Ma oltre ai tre romanzi (facciamo due virgola nove, al momento in cui scrivo) ci sono anche racconti sparsi. In uno di questi, ovvero "I ragazzi di Ramsar", pubblicato sulla rivista Delos a richiesta dell'amico Carmine Treanni  che la dirige (e liberamente leggibile qui), David Hobbes racconta un episodio della sua infanzia utilizzando il tipico tono enfatico che i lettori ben conoscono. Un altro, "Ipse Dixit", pubblicato in una raccolta di AA.VV. delle Edizioni della Vigna dal titolo "I sogni di Cartesio" e poi ripubblicato dalle Edizioni Imperium sotto forma di e-book (acquistabile qui), è ambientato in un periodo di "ri-colonizzazione" conseguente al crollo dell'Universo Insonne.
Spesso mi è stato chiesto come è accaduto che il Sonno sia scomparso dalla storia umana. In "Ferro Sette" c'è soltanto una spiegazione sommaria, in "Falsi dèi" qualche altro indizio. Maggiori dettagli arrivano adesso nel racconto "Hypnos", pubblicato nella raccolta "Il prezzo del futuro", curata da Vittorio Catani e Gian Filippo Pizzo per le Edizioni La Ponga di Valerio Villa. Il racconto è ambientato nel futuro prossimo, diciamo appena qualche secolo fra. Il Sonno è una droga, una piaga da combattere, e la Terra è nelle mani di Echo, la mega-intelligenza artificiale che la governa. 
Se volete, la raccolta è acquistabile qui. Ci tengo infine a ringraziare Daniele Barbieri per le parole che ha speso sul mio racconto in questa recensione.
Buon Sonno a tutte e tutti!