Falsi dèi su Zebuk.



Che un romanzo di genere sia apprezzato da un portale generalista, ovvero una testata che si rivolge a tutti lettori "mainstream" è particolarmente importante per chi, come me, scrive fantascienza con l'obiettivo di raggiungere qualsiasi tipo di lettore.
Silvia Ipppolito, che ringrazio, aveva già parlato molto bene di Ferro Sette (qui), e qualche settimana fa è stata nuovamente la sua mano a dipingere un graditissimo affresco di Falsi dèi
Le sue parole sono leggibili seguendo questo link.

La recensione di FALSI DEI a firma di Marco Corda su "Clarke è vivo!"


"Sarà tanto tempo fa  in un pianeta lontano lontano, Maraar III, che i rivoluzionari dello stato libero di Haddaiko del pianeta Harris IV conosciuti nel primo romanzo della saga: “Ferro Sette”, cercheranno i primi alleati nella guerra  contro la spietata  oligarchia dei longevi  che, in nome della  massimizzazione della produttività e del profitto, da millenni ha sottomesso e sfrutta il resto dell’umanità  derubata della capacità di dormire e perfino del ricordo dell’esistenza del sonno.
Travolti da un incipit mozzafiato, accompagnati ed emotivamente coinvolti dalla narrazione in prima persona del meno spavaldo ma sempre inquieto protagonista Tobruk Ramarren, percorriamo  un avventuroso cammino colmo di colpi di scena, battaglie, tecnologia futura, genetica, poteri sovrumani, viaggi nel tempo e relativi paradossi, mistero e misticismo, introspezione, esistenzialismo e denuncia sociale... leggi tutto.